lunes, 24 de junio de 2013

Pomeriggio di garofani

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Oggi sabato 22 giugno, i manifestanti hanno convocato una riunione pacifica in piazza Taksim con l’intenzione di portare garofani al parco di Gezi in ricordo della 4 vittime che hanno perso la vita da quando sono cominciate le proteste e gli attacchi della polizia il 30 maggio
Il garofano è simbolo di libertà  rivoluzione da quando, il 25 aprile 1974, una donna portoghese regalò garofani ad alcuni soldati e questi li misero nelle loro carabine all’inizio della rivoluzione portoghese conosciuta più tardi come la rivoluzione dei garofani.



Immagine del 1974 in Portogallo

Però oggi, a Istanbul, la polizia ha impedito che i manifestanti entrassero nel parco in maniera totalmente pacifica. Il piano era lasciare i fiori, cantare alcune canzoni e poi ritirarsi. La polizia, che aveva fatto cordone intorno al parco, ha annunciato ai manifestanti per megafono:
“per favore, vuotate le piazza e lasciatela libera per i cittadini” . E nella sorpresa di tutti i sopraggiunti, circa 25.000 persone, inclusi molti bambini con le loro famiglie, la polizia ha cominciato un altro attacco con i cannoni ad acqua e lanci di gas lacrimogeno
Le mobilitazioni di sono disperse però molti di loro, indignati, si sono concentrati di nuovo nella strada di Istiklal e si mantengono tali per il momento, protestando con urla contro la polizia:
“polizia dimettiti, vendi ciambelle e vivi con onore”
“qualsiasi posto è Taksim e in qualsiasi posto resisteremo”
“Questo è l’inizio, la resistenza continua”


La maggior parte dei canali televisivi, controllati dal regime di Tayyip Erdogan, continuano a mantenere sotto silenzio la realtà; non trasmettono nessuna notizia o quando la trasmettono, come alcuni canali questa notte, è per comunicare che la polizia è dovuta intervenire, senza usare la forza, per dissolvere le manifestazioni di alcuni marginali…
(tutte le foto sono condivise da alcuni compagni attraverso i social network)
Questa era l’immagine della manifestazione prima dell’attacco della polizia.




 
Questa l’immagine dopo l’attacco della polizia.








Foto condivise dell’agenzia NAR.




Dopo la notte di scontri, ho parlato con uno dei miei amici, Çagri e mi assicura che ieri notte la polizia ha cambiato tattica; con attacchi leggeri nella strada principale di Istikal, dove normalmente si trovano giornalisti e fotografi, ed estremamente violenti nelle stradine, dove non hanno smesso di sparare con proiettili di gomma:
 (traduzione Panta Fika)
 

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